Secondo Federalimentare a sostenere l’adozione del Nutriscore in Europa è rimasto solo un ristretto gruppo di cinque Paesi, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo, lontanissimo dalla maggioranza qualificata richiesta da un eventuale voto in Consiglio Ue.
È stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 il regime sperimentale italiano sull'indicazione in etichetta della provenienza della materia prima per pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari.
“Bene il rinvio da parte della Commissione europea dell’etichetta Nutriscore dopo la contrarietà dell’Italia. L’Emilia-Romagna continua la sua azione di sensibilizzazione verso le altre Regioni e le istituzioni comunitarie sui temi della sicurezza alimentare, della qualità e della tutela dei prodotti Dop e Igp”.
Etichettatura, revisione delle emissioni industriali, grandi carnivori, pesca e fitofarmaci. Questi alcuni dei temi al centro del Consiglio Agrifish tenutosi oggi a Bruxelles, sotto la presidenza di turno Ceca, cui ha preso parte il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli.
L'etichetta Nutriscore resta un sistema di informazione nutrizionale fuorviante, anche con le modifiche che migliorano la classificazione di alimenti come l'olio d'oliva.
Un recente studio del centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC) ha stabilito che l’etichetta a semaforo sugli alimenti (Nutriscore) è da preferire a quella a batteria (Nutrinform Battery) in quanto più immediata alla comprensione dei consumatori.