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L’idea è quella di fornire al consumatore informazioni precise sull’impatto calorico, di grassi, di grassi saturi, di zucchero e di sale di una porzione di prodotto sul fabbisogno quotidiano. Sulla confezione di ogni alimento compaiono cinque batterie che rappresentano
La faccenda delle etichette alimentari è stata brillantemente risolta con il Regolamento 1169/2011 chiedendo alle aziende alimentari di “etichettare” i propri prodotti con precise indicazioni sul valore nutrizionale espresso per 100 grammi di prodotto.
Per nutrirsi meglio la prima regola è quella di sapere «cosa» si mangia. Lo strumento più immediato a disposizione è l’etichetta, resa obbligatoria dall’UE nel 2011 su tutti i cibi confezionati.
Un prodotto francese, il sistema Nutri-Score valuta il valore nutrizionale dei prodotti confezionati e li etichetta con una scala mobile. I prodotti più sani sono contrassegnati con una A verde e quelli ritenuti più malsani sono contrassegnati con una E rossa.
Etichettatura con sistema a batteria, decreto notificato alla Commissione UE.
"Una forma di etichettatura che traduce visivamente la tabella nutrizionale e che prende in considerazione la porzione e il fabbisogno energetico. È l'alternativa proposta dall'Italia al Nutriscore, ma è di gran lunga migliore. Non è penalizzante, non dà patenti di buono o cattivo. Informa".
Si possono ingerire potenzialmente fino a 200 calorie in meno al giorno se sulle etichette dei prodotti alimentari è riportato quanto movimento è necessario per bruciare un certo cibo: lo rivela una meta-analisi pubblicata sul Journal of Epidemiology & Comm
Regolamento (UE) 2018/1556 della Commissione, del 17 ottobre 2018, relativo al rifiuto dell'autorizzazione di alcune indicazioni sulla salute fornite sui prodotti alimentari, diverse da quelle che si riferiscono alla riduzione del rischio di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini
Regolamento (UE) 2018/1555 della Commissione, del 17 ottobre 2018, relativo al rifiuto dell'autorizzazione di alcune indicazioni sulla salute fornite sui prodotti alimentari e che si riferiscono alla riduzione dei rischi di malattia.
L'onda lunga del contestato NutriScore arriva anche in Belgio, secondo paese europeo dopo la Francia ad adottare questo sistema di etichettatura su base volontaria.
Nessun semaforo o colore a indicare cibi 'buoni' o 'cattivi', ma un'icona a forma di batteria come quella degli smartphone per visualizzare la presenza di calorie, grassi, grassi saturi, carboidrati e sale negli alimenti, per porzione.