La “nanotecnologia” al servizio della sicurezza alimentare
A difenderci dai patogeni alimentari, in futuro, potrebbero intervenire piccolissime particelle appartenenti all’ordine di grandezza del nanometro.
Secondo i ricercatori dell’Harvard University , goccioline d’acqua nanometriche, cariche elettronicamente, potranno ridurre la presenza di patogeni sulla superficie degli alimenti. Usando solo acqua e elettricità tramite nano-goccioline colme di radicali liberi, si potranno sostituire le sostanze chimiche disinfettanti, tossiche. Philip Demokritou dell’Università di Harvard ha brevettato un metodo noto come elettrospray, basato sul flusso di acqua (aerosol), attraverso un forte campo elettrico; i radicali ossidrile e superossido vengono incapsulati da un sottile strato di acqua ricco di elettroni, formando particelle altamente stabili, la cui forte carica elettrica ne impedisce l’evaporizzazione.