La Regione Emilia Romagna ha organizzato nei mesi di febbraio e marzio una serie di incontri sul \"Sistema regionale di sorveglianza e sull'indagine epidemiologica dei focolai delle malattie trasmesse da limenti (MTA). Nel corso degli incontri verranno messe a fuoco i ruoli dei Medici di Sanità Pubblica e dei Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione, Responsabili dei laboratori di Microbiolgia Clinica, Veterinari dell'area di Igiene degli Alimenti di Origine Animale, Assistenti Sanitari e Tecnici della Prevenzione.
Ogni anno, una persona su 10 si ammala per aver mangiato cibo contaminato e 420 mila persone muoiono per tossinfezioni alimentari. Queste patologie colpiscono particolarmente i bambini al di sotto dei 5 anni di età (125 mila decessi l’anno) e i Paesi della Regione Africana e del Sud Est asiatico. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “Estimates of the global burden of foodborne diseases” pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a dicembre 2015.
Si aggrava ed espande il caso delle persone contaminate dal batterio della listeria, presente in gelati confezionati della ditta Blue Bell. Scoperto in marzo, in un primo momento il focolaio sembrava essere circoscritto a un ospedale del Kansas, con cinque ammalati, di cui tre morti nel periodo compreso tra il gennaio 2014 e il gennaio 2015. Ora il numero degli infetti accertati a dieci e l’inizio del focolaio viene datato al 2010, coinvolgendo anche Texas, Oklahoma e Texas.
Il report si riferisce a 796 stipiti di Salmonellla Enterica isolata da pazienti della Regione Emilia Romagna nel periodo gennaio-dicembre 2014 e inviati al Centro di Riferimento Regionale Enternet
Le infezioni da campilobatteriosi riferite nell'uomo si sono ormai stabilizzate, dopo diversi anni di tendenza in aumento, ma si tratta ancora della malattia di origine alimentare più comunemente riferita nell’UE. Le infezioni da listeriosi e VTEC nell'uomo sono aumentate, mentre i casi registrati di salmonellosi e yersiniosi sono diminuiti. Sono questi alcuni dei principali risultati che emergono della Relazione di sintesi dell'Unione europea su tendenze e fonti di zoonosi, agenti zoonotici e focolai di tossinfezione a trasmissione alimentare nel 2013.
Le malattie a trasmissione alimentare hanno un elevato impatto sulla salute dei cittadini. Oltre ai danni causati dalla fase acuta della malattia, in una certa percentuale di casi, le infezioni posso evolvere in forme di patologie croniche.
Il potenziale di introduzione e trasmissione di Ebola tramite la carne di animali selvatici importata illegalmente in Europa dall’Africa Occidentale e Centrale è basso, affermano gli scienziati dell'EFSA. Il virus Ebola è stato trovato nelle carni di animali selvatici provenienti delle foreste africane, tra cui pipistrelli della frutta, gorilla, scimpanzé e cefàlofi. L'importazione nell'UE di carne di animali selvatici non è consentita.
EFSA ha appena ricevuto un mandato dalla Commissione Europea, per verificare se carne introdotta illegalmente in Europa da africani residenti nella UE-possa costituire un potenziale vettore di Ebola o altre malattie.
Fao e Oms sottolineano che «I parassiti influenzano la salute di milioni di persone, causando infezioni nei tessuti muscolari e negli organi, provocando epilessia, shock anafilattici, dissenteria amebica e altre patologie. Alcuni possono vivere nei nostri corpi per decenni. Nonostante il loro enorme costo sociale e l’impatto che hanno a livello mondiale, l’informazione è spesso carente per quanto riguarda l’origine di questi parassiti, come vivono nel corpo, e – soprattutto – perché ci fanno ammalare».