Nel quadro degli obiettivi destinati ad avviare soggiorni di lunga durata sulla superficie lunare, alla fine degli anni 30 di questo secolo, il governo giapponese sta per lanciare un progetto governativo volto a promuovere lo sviluppo di tecnologie per coltivare e fornire cibo
Presentata l’anteprima digitale del “Rapporto Coop 2021 – Economia, Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”, edizione orientata a descrivere la situazione della nuova realtà post Covid.
Secondo le stime dell'Unione Europea l'allevamento di insetti a uso alimentare è destinato a crescere dalle 500 tonnellate annue attuali a oltre 260.000 nel 2030.
Non ci sono evidenze scientifiche che il Sars-CoV-2 si trasmetta attraverso gli alimenti crudi o cotti e il rischio di contagio da imballaggi contaminati è "trascurabile".
Nonostante la domanda di cibo sia drasticamente aumentata già a partire dagli Anni '60, è ancora aperta la sfida su come risolvere il problema dellla fame riuscendo a sfamare la popolazione mondiale in continuo aumento. In questo scenario già così delicato, i cambiamenti climatici e l'aggravarsi della competizione per la terra e l'acqua non fanno altro che esacerbare il problema.
Se amate gli uramaki ebiten, i rotolini giapponesi ripieni di gambero fritto, dovreste provare i roll di cicale. Parola di Cortni Borgerson, assistant professor di Antropologia alla Montclair State University del New Jersey, negli Stati Uniti.
Quando si esportano i prodotti alimentari, si esporta anche l’acqua utilizzata per la loro produzione. Una nuova banca dati traccia una mappa della complessità e della resilienza di questa rete invisibile.
Un regime alimentare sostenibile per mitigare il cambiamento climatico. Sarà l’imperativo dell’uomo che dovrà cedere alla natura i beni sottratti, razionalizzando i bisogni del pianeta.