Rassegna stampa

In questa sezione sono raccolte le notizie pubblicate dalla stampa a livello locale e nazionale

Stabilimento in etichetta, Lidl torna sui suoi passi. Ma in Ue regna il caos

17/03/2015

Il colosso tedesco della grande distribuzione decide di ripristinare l’indicazione della fabbrica di produzione dei prodotti italiani di cui è committente. Anche Unilever si impegna a mantenere questa informazione per i gelati Algida fatti a Caivano.

Scienza e pubblico divisi su ogm, effetto serra e test animali

Cibi, padelle e piatti per i bambini. Quel nemico che si nasconde a tavola

17/03/2015

A tavola si nascondono delle insidie per la nostra salute, e non si celano solo nei cibi che mangiamo ma anche nei contenitori che usiamo.

Usa, nuova e unica agenzia per la sicurezza alimentare

10/03/2015

Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha presentato il progetto di bilancio per il 2016, proponendo la costituzione di una nuova agenzia, con competenza esclusiva nel campo della sicurezza alimentare.

Zucchero. Le nuove soglie Oms. Basta una bevanda dolce al giorno per superare i limiti consigliati.

10/03/2015

Meno se ne consuma meglio è per la salute. Ne è convinta l'Oms che ha appena stilato nuove linee guida dove si raccomanda di ridurre lo zucchero a meno del 10% della quantità di energia assunta durante una giornata.

Le merende dei bambini: quanta fatica ci vuole per smaltirle

10/03/2015

Informare i genitori sulle calorie spesso serve a poco. Meglio dire che una focaccina equivale a più di 1 ora e mezza di passeggiata.

Diabete,in arrivo infusore smart capace di prevedere crisi

10/03/2015

Per i pazienti diabetici, soprattutto più giovani, arriva un dispositivo 'intelligente' in grado di prevedere le crisi ipoglicemiche e interrompere l'erogazione dell'insulina prima delle crisi.

Etichette alimentari, la censura colpisce i prodotti italiani

03/03/2015

Dopo l'entrata in vigore della nuova direttiva europea che abolisce l'obbligo di indicare la sede dello stabilimento di produzione, compaiono sul mercato i primi esempi di etichettature \"mute\". Ecco i cinque motivi per cui vale la pena mantenere questa indicazione.

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